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L’Arte della Preghiera

 

 

Dedicati sempre più nell’Arte della Preghiera, apprendendola sempre nuovamente dalle labbra del divino Maestro.

 

Giovanni Paolo II

 

Apriamo il cuore e uniamo le nostre anime

alla fonte della Vita.

 

Beato l’uomo che si compiace della legge del Signore,

la sua legge medita giorno e notte.

 

Sarà come albero piantato lungo corsi d’acqua,

che darà frutto a suo tempo

e le sue foglie non cadranno mai;

riusciranno tutte le sue opere.

 

Il Signore veglia sul cammino dei giusti,

Beato chi in lui si rifugia.

 

Tu, Signore, sei mia difesa,

tu sei mia gloria e sollevi il mio capo.

 

O Signore, nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra

sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

 

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice

nelle tue mani è la mia vita.

 

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;

anche di notte il mio cuore mi istruisce.

 

Di questo gioisce il mio cuore,

esulta la mia anima;

anche il mio corpo riposa al sicuro.

 

Mi indicherai il sentiero della vita,

gioia piena nella tua presenza,

dolcezza senza fine alla tua destra.

 

I cieli narrano la gloria di Dio,

e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.

Il giorno al giorno ne affida il messaggio

e la notte alla notte ne trasmette notizia.

 

Non è linguaggio e non sono parole,

di cui non si oda il suono.

Per tutta la terra si diffonde la loro voce

e ai confini del mondo la loro parola.

 

Il Signore è il mio pastore

non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare

ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,

per amore del suo nome.

 

Se dovessi camminare in una valle oscura,

non temerei alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

 

Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

e abiterò nella casa del Signore

per lunghissimi anni.

 

Del Signore è la terra e quanto contiene,

l’universo e i suoi abitanti.

È lui che l’ha fondata sui mari,

e sui fiumi l’ha stabilita.

 

Sollevate, porte, i vostri frontali,

alzatevi, porte antiche,

ed entri il re della gloria.

 

Come la cerva anela ai corsi d’acqua,

così l’anima mia anela a te, o Dio.

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

 

O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,

di te ha sete l’anima mia,

a te anela la mia carne,

come terra deserta,

arida, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,

per contemplare la tua potenza e la tua gloria.

Poiché la tua grazia vale più della vita,

le mie labbra diranno la tua lode.

 

Così ti benedirò finché io viva,

nel tuo nome alzerò le mie mani.

Mi sazierò come a lauto convito,

e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo

e penso a te nelle veglie notturne,

a te che sei stato il mio aiuto,

esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

 

A te si stringe l’anima mia

e la forza della tua destra mi sostiene.

 

Acclamate a Dio da tutta la terra,

cantate alla gloria del suo nome,

date a lui splendida lode.

Dite a Dio “Stupende sono le tue opere!

 

Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie

invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie.

 

Signore, tu sei stato per noi un rifugio

di generazione in generazione.

Prima che nascessero i monti

e la terra e il mondo fossero generati,

da sempre e per sempre tu sei, Dio.

 

Tu che abiti al riparo dell’Altissimo

e dimori all’ombra dell’Onnipotente,

dì al Signore “Mio rifugio e mia fortezza,

mio Dio, in cui confido”.

 

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,

dalla peste che distrugge.

Ti coprirà con le sue penne

sotto le sue ali troverai rifugio.

La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;

non temerai i terrori della notte

né la freccia che vola di giorno,

la peste che vaga nelle tenebre,

lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

 

Mille cadranno al tuo fianco

e diecimila alla tua destra;

ma nulla ti potrà colpire.

Solo che tu guardi, con i tuoi occhi

vedrai il castigo degli empi.

Poiché tuo rifugio è il Signore

e hai fatto dell’Altissimo la tua dimora,

non ti potrà colpire la sventura,

nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

Egli darà ordine ai suoi angeli

di custodirti in tutti i tuoi passi.

Sulle loro mani ti porteranno

perché non inciampi nella pietra il tuo piede.

Camminerai su aspidi e vipere,

schiaccerai leoni e draghi.

 

Lo salverò, perché a me si è affidato;

lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.

Mi invocherà e gli darò risposta;

presso di lui sarò nella sventura,

lo salverò e lo renderò glorioso.

Lo sazierò di lunghi giorni

e gli mostrerò la mia salvezza.

 

È bello dar lode al Signore

e cantare al tuo nome, o Altissimo,

annunziare al mattino il tuo amore,

la tua fedeltà lungo la notte,

sull’arpa a dieci corde e sulla lira,

con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie,

esulto per l’opera delle tue mani.

 

Come sono grandi le tue opere, Signore,

quanto profondi i tuoi pensieri!

 

Il Signore regna, si ammanta di splendore;

il Signore si riveste, si cinge di forza;

rende saldo il mondo, non sarà mai scosso.

Saldo è il tuo trono fin dal principio,

da sempre tu sei.

 

Alzano i fiumi, Signore,

alzano i fiumi la loro voce,

alzano i fiumi il loro fragore.

Ma più potente delle voci di grandi acque,

più potente dei flutti del mare,

potente nell’alto è il Signore.

Degni di fede sono i tuoi insegnamenti,

la santità si addice alla tua casa

per la durata dei giorni, Signore.

 

Acclamate al Signore, voi tutti della terra,

servite il Signore nella gioia,

presentatevi a lui con esultanza.

 

Riconoscete che il Signore è Dio;

egli ci ha fatti e noi siamo suoi,

suo popolo e gregge del suo pascolo.

 

Varcate le sue porte con inni di grazie,

i suoi atri con canti di lode,

lodatelo, benedite il suo nome;

poiché buono è il Signore,

eterna la sua misericordia,

la sua fedeltà per ogni generazione.

 

Benedici il Signore, anima mia,

quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia,

non dimenticare tanti suoi benefici.

 

Egli perdona tutte le tue colpe,

guarisce tutte le tue malattie;

salva dalla fossa la tua vita,

ti corona di grazia e di misericordia;

egli sazia di beni i tuoi giorni

e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.

 

Il Signore agisce con giustizia

e con diritto verso tutti gli oppressi.

Ha rivelato a Mosè le sue vie,

ai figli d’Israele le sue opere.

 

Buono e pietoso è il Signore,

lento all’ira e grande nell’amore.

Egli non continua a contestare

e non conserva per sempre il suo sdegno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati,

non ci ripaga secondo le nostre colpe.

 

Come il cielo è alto sulla terra,

così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;

come dista l’oriente dall’occidente,

così allontana da noi le nostre colpe.

Come un padre ha pietà dei suoi figli,

così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

 

Perché egli sa di che siamo plasmati,

ricorda che noi siamo polvere.

Come l’erba sono i giorni dell’uomo,

come il fiore del campo, così egli fiorisce.

Lo investe il vento e più non esiste

e il suo posto non lo riconosce.

 

Ma la grazia del Signore è da sempre,

dura in eterno per quanti lo temono;

la sua giustizia per i figli dei figli,

per quanti custodiscono la sua alleanza

e ricordano di osservare i suoi precetti.

Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono

e il suo regno abbraccia l’universo.

 

Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli,

potenti esecutori dei suoi comandi,

pronti alla voce della sua parola.

Benedite il Signore, voi tutte, sue schiere,

suoi ministri, che fate il suo volere.

Benedite il Signore, voi tutte opere sue,

in ogni luogo del suo dominio.

Benedici il Signore, anima mia.

 

Benedici il Signore, anima mia,

Signore, mio Dio, quanto sei grande!

Rivestito di maestà e di splendore,

avvolto di luce come di un manto.

Tu stendi il cielo come una tenda,

costruisci sulle acque la tua dimora,

fai delle nubi il tuo carro,

cammini sulle ali del vento;

fai dei venti i tuoi messaggeri,

delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.

 

Hai fondato la terra sulle sue basi,

mai potrà vacillare.

L’oceano l’avvolgeva come un manto,

le acque coprivano le montagne.

Alla tua minaccia sono fuggite,

al fragore del tuo tuono hanno tremato.

Emergono i monti, scendono le valli

al luogo che hai loro assegnato.

Hai posto un limite alle acque non lo passeranno,

non torneranno a coprire la terra.

 

Fai scaturire le sorgenti nelle valli

e scorrono tra i monti;

ne bevono tutte le bestie selvatiche

e gli ònagri estinguono la loro sete.

Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,

cantano tra le fronde.

 

Dalle tue alte dimore irrighi i monti,

con il frutto delle tue opere sazi la terra.

Fai crescere il fieno per gli armenti

e l’erba al servizio dell’uomo,

perché tragga alimento dalla terra

il vino che allieta il cuore dell’uomo;

l’olio che fa brillare il suo volto

e il pane che sostiene il suo vigore.

 

Si saziano gli alberi del Signore,

i cedri del Libano da lui piantati.

Là gli uccelli fanno il loro nido

e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.

Per i camosci sono le alte montagne,

le rocce sono rifugio per gli iràci.

 

Per segnare le stagioni hai fatto la luna

e il sole che conosce il suo tramonto.

Stendi le tenebre e viene la notte

e vagano tutte le bestie della foresta;

ruggiscono i leoncelli in cerca di preda

e chiedono a Dio il loro cibo.

Sorge il sole, si ritirano

e si accovacciano nelle tane.

Allora l’uomo esce al suo lavoro,

per la sua fatica fino a sera.

 

Quanto sono grandi, Signore,

le tue opere!

Tutto hai fatto con saggezza,

la terra è piena delle tue creature.

Ecco il mare spazioso e vasto

lì guizzano senza numero

animali piccoli e grandi.

Lo solcano le navi,

il Leviatàn che hai plasmato

perché in esso si diverta.

 

Tutti da te aspettano

che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.

Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,

tu apri la mano, si saziano di beni.

Se nascondi il tuo volto, vengono meno,

togli loro il respiro, muoiono

e ritornano nella loro polvere.

Mandi il tuo spirito, sono creati,

e rinnovi la faccia della terra.

 

La gloria del Signore sia per sempre;

gioisca il Signore delle sue opere.

Egli guarda la terra e la fa sussultare,

tocca i monti ed essi fumano.

Voglio cantare al Signore finché ho vita,

cantare al mio Dio finché esisto.

A lui sia gradito il mio canto;

la mia gioia è nel Signore.

 

Celebrate il Signore perché è buono,

perché eterna è la sua misericordia.

 

Mandò la sua parola e li fece guarire,

li salvò dalla distruzione.

Ringrazino il Signore per la sua misericordia

e per i suoi prodigi a favore degli uomini.

 

Saldo è il mio cuore, Dio,

saldo è il mio cuore

voglio cantare inni, anima mia.

Svegliatevi, arpa e cetra,

voglio svegliare l’aurora.

 

Lodate il Signore, popoli tutti,

voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi

e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Il mio aiuto viene dal Signore,

che ha fatto cielo e terra.

 

Non lascerà vacillare il tuo piede,

non si addormenterà il tuo custode.

Non si addormenterà, non prenderà sonno,

il custode d’Israele.

 

Il Signore è il tuo custode,

il Signore è come ombra che ti copre,

e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole,

né la luna di notte.

Il Signore ti proteggerà da ogni male,

egli proteggerà la tua vita.

Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,

da ora e per sempre.

 

Quale gioia, quando mi dissero

Andremo alla casa del Signore”.

 

A te levo i miei occhi,

a te che abiti nei cieli.

 

Beato l’uomo che teme il Signore

e cammina nelle sue vie.

 

Vivrai del lavoro delle tue mani,

sarai felice e godrai d’ogni bene.

La tua sposa come vite feconda

nell’intimità della tua casa;

i tuoi figli come virgulti d’ulivo

intorno alla tua mensa.

 

Così sarà benedetto l’uomo

che teme il Signore.

Ti benedica il Signore da Sion!

Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme

per tutti i giorni della tua vita.

Possa tu vedere i figli dei tuoi figli.

 

Pace sulla Terra!

 

 

 

 

 

 

 

 

 








 

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Antonio BIGLIARDI


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